Posso capire, in effetti, ma tenete a mente questo: il vostro ritratto preferito (si spera) latita, ma non scompare!
Con la stagione calda a tenerci compagnia, torno a voi con un piccolo esperimento... Vi piacciono i crossover?
Devo ammettere che da parte mia ho sempre trovato le storie crossover molto intriganti, ma anche potenzialmente disastrose.
Il mondo di Harry Potter è apparentemente facile da far scivolare addosso a personaggi di ogni provenienza, ma il rischio di trasformare tutto in una colossale pataccata è assai alto. Cionondimeno, il Potterverse è uno dei fandom più crossoverizzati (ommerlino...ho davvero appena coniato il neologismo più brutto di sempre?) ed è quasi inevitabile che ogni altro universo narrativo si trovi ad incrociar bacchette, prima o poi, mettendo i suoi personaggi alla prova in ambito magico.
La storia che vi voglio presentare quest'oggi, è un crossover tra due universi narrativi piuttosto distanti, ma che hanno in comune un fattore non indifferente: Londra.
La capitale inglese, oggi invasa dallo spirito Olimpico, è certamente importante per il mondo potteriano, ma è ancor più fondamentale per il fandom che andiamo oggi ad incrociare, ovvero quello di Sherlock Holmes.
Esistono molti esempi di crossover tra il Potterverse e i personaggi creati da Arthur Conan Doyle, ancora di più da quando quello che il fandom padre di tutti i fandom si è ulteriormente allargato, andando a comprendere la serie BBC Sherlock e la valanga di scrittori di ottima qualità che hanno riversato il loro talento per raccontre le gesta del Dr. Watson e Sherlock Holmes nella Londra moderna.
John Watson riceve la sua lettera per Hogwarts un po' in ritardo... |
Un Holmes moderno, ambientato ai giorni nostri, è un'occasione ghiottissima per chiunque voglia cimentarsi con un crossover Potteriano.
Permette di attingere a piene mani dal Canone di JK Rowling, senza l'obbligo di andare a costruire per la propria storia una società magica d'epoca Vittoriana e, al tempo stesso, la possibilità di immaginare cosa stessero facendo personaggi come il Watson e lo Sherlock della BBC durante la guerra contro Voldemort metterebbe l'acquolina in bocca a qualunque fanwriter.
In You are a paradigm, ovvero la storia che vi vado a consigliare oggi, l'autrice si diverte a dribblare con eleganza alcuni dei clichées di questo genere di crossover e il risultato è molto piacevole e interessante.
Sembra bizzarro, ma, sì, esistono già diversi clichées (o topoi, o tropes) per questo tipo di fanfiction. Ad esempio: quasi sempre è Sherlock ad essere un mago e John invece si ritrova spesso a recitar la parte del babbano. Altrettanto spesso, entrambi i personaggi sono calati in situazioni AU che coinvolgono Hogwarts e vengono ringiovaniti o invecchiati ad hoc per farli meglio incastrare con la storia scelta.
Nelle rare occasioni in cui la fanfiction preveda un John mago e uno Sherlock babbano, in genere vediamo il genio Holmesiano arrivare a svelare l'enigma del suo coinquilino grazie ai suoi poteri di deduzione, ma non in questa storia.
No, qui abbiamo un John Watson che, per una volta, è il centro dell'attenzione e scopriamo che è un mago eccezionalmente dotato, ma che si è allontanato dal mondo magico e vive come un babbano da anni. La guerra contro Voldemort si è svolta mentre lui era in Afghanistan e nonostante tutto, il mondo della magia se l'è cavata benone anche senza il suo aiuto.
Sherlock, in questa storia è deliziosamente ignaro del segreto di John, mentre Mycroft, nel suo ruolo di personificazione del governo britannico, ne è perfettamente al corrente, in quanto tassello di collegamento tra l'amministrazione babbana e il Ministero della Magia. Provando ad immaginare i passati colloqui tra Caramell e Holmes senior ho forse trovato una spiegazione plausibile per il pietoso stato dei nervi dell'ex Ministro della Magia...
A differenza di molti crossover di questo genere, i personaggi noti del potterverse qui vengono solo utilizzati come comparse, camei brevissimi che però risultano molto calzanti e per niente gratuiti.
E' una storia strutturata in un solo lungo capitolo, ma appartiene ad una serie e vedo che mentre scrivo queste righe, l'autrice ha proseguito nella pubblicazione, aggiungendo una seconda storia che andrò presto a leggere.
Con questa segnalazione, approfitto per introdurvi anche ad un nuovo archivio di fanfiction che ho scoperto da qualche mese e che trovo assolutamente brillante: Archive Of Our Own.
Si tratta di un normale archivio di ff, come può essere FF.net o EFP, ma ha alcuni punti a proprio favore:
- Nessuna limitazione di tematiche, di nessun genere.
- Nessuna limitazione di pairing o simili altre restrizioni.
- Un motore di ricerca interno funzionalissimo che permette di cercare storie per fandom, protagonisti, raiting, tags e via dicendo.
- Un veloce sistema di commenti che permette anche di lasciare semplicemente "kudos" se si vuole far sapere che si è gradita la storia senza per forza dover commentare.
- Segnalibri e story alert di gestione semplice e veloce.
- Una valanga di storie scritte benissimo e una qualità media molto alta.
- Ospita anche fanart, fanvid e podfic.
Raccomandandovi quindi di farvi un giro ed esplorare AO3, procediamo con la scheda della fanfiction:
Titolo: You Are a Paradigm
Crossover Potterlock - Potterverse incontra Sherlock BBCAutore: Electricpirate
Genere: Crossover, Gen, romance, drama
Raiting: PG-13 (nel sito viene definita M - mature, per alcune tematiche e per una appena accennata scena di sesso orale.)
Pairing: accennato Sherlock/John
Personaggi: Sherlock Holmes, John Watson, Mycroft Holmes, Charley Weasley, Albus Dumbledore, Harry Potter, altri.
Capitoli: 1
Word count: 10013
(Parte prima della serie "More things that are dreamt of")
Sometimes, only sometimes, when Sherlock is very far away and absolutely guaranteed not to return for at least three hours, John sits on the sofa and lets the tea make itself.
In which John is (reluctantly) a wizard, Mycroft is (apparently) omniscient, and Sherlock is (surprisingly) oblivious.
***
Piacerà a chi: è intrigato dai crossover, conosce Sherlock e il suo fandom, ama vedere il Potterverse messo "alla prova" fuori contesto e vederlo funzionare benissimo.
Non piacerà a chi: ama le storie lineari, preferisce avere il Potterverse sempre in primo piano.
Nota di demerito, piccina picciò: John si materializza senza bacchetta più di una volta. Baaad fanwriter, no cookies!