The Problem with Purity

Come già detto in altre occasioni, il periodo delle feste non è un buon periodo per il vostro Ritratto, ahinoi. La vita babbana mi ha sommersa di impegni, perlopiù lavorativi e non particolarmente divertenti e i post del blog ne hanno decisamente sofferto.
Riuscire a mettere online la puntata del podcast in tempo per Natale è stata un'impresa che mi ha lasciato con una sensazione di svuotamento e ci è voluto un po' per riprendersi. Tra parentesi, la nuova puntata è quasi pronta, se per caso ve lo stavate domandando.
Ora però siamo di nuovo qui, nuovo anno e nuovo consiglio e vorrei iniziare questo duemiladodici in grande stile!


Avevo tenuto da parte questa storia per una grande occasione, perché è una delle storie che mi hanno motivata ad aprire questo blog e perchè è una storia di lunghezza EPICA.

Adoro questa fanart!

L'occasione c'è ed è adatta: un nuovo anno comincia e la data di oggi è significativa, dato che il 9 gennaio cade il compleanno del nostro Pozionista preferito, il professore più sgodevole e amaramente affascinante di Hogwarts, l'eroe tragico e inadatto del Potterverse, Mr. Severus Snape.


E' una fanfiction che parla di lui, quella che sto per raccomandarvi, ma non soltanto.
Come dice l'autrice nell'introduzione, questa storia tratta dei suoi due OTP, ovvero  One True Pairing, il che sarebbe una contraddizione se non conoscessimo il mondo delle fanfiction. Insomma, nessuna legge dice che non si posssa avere più di un OTP, anche se il termine parrebbe escluderlo in partenza, l'importante è che non siano in conflitto tra di loro e, in questo caso, direi che le due ship si incastrano perfettamente.


The Problem with Purity è una storia che ruota intorno a Severus Snape e Hermione Granger, che coinvolge anche Draco Malfoy e Harry Potter, ma non si tratta della solita fanfiction scritta per crogiolarsi nello shipping e nel romanticismo, tantomeno nello smut fine a se stesso.
Non è una cornice per scene sdolcinate o di sesso negli angoli di Hogwarts, ma un romanzo fatto e finito, con un inizio intrigante e una serie di sviluppi e di plot twist niente male, che costruiscono una storia avvincente che vi ritroverete a leggere fino alle quattro del mattino.
Questa storia è di quelle che ti fanno dire "dai, un ultimo capitolo e poi vado a dormire" almeno tre o quattro volte prima di costringerti a spegnere davvero il computer e a tornare al mondo reale, o almeno così è stato per me, facendola entrare di corsa nell'Olimpo delle mie fanfiction preferite di sempre.





Nell'introduzione, l'autrice ci avverte: "Questa storia è mostruosamente lunga. E quando dico lunga, dico sul serio. E' stato il mio progetto per il NaNo 2007 e quando novembre è arrivto alla fine, mi sono ritrovata a 210 000 parole e per niente vicina alla conclusione. L'ho finita 123 giorni dopo averla cominciata e ho passato gli otto mesi successivi a editarla. E nonostante tutto questo, è lunga circa 600 000 parole. Sì, 600 000 parole. Io vi ho avvertito."


Niente male, eh?
600 mila parole, sissignore, la lunghezza di un romanzo, spalmata su 69 capitoli, ma se vi prenderà come ha preso me, non è un difetto, anzi!


Con questa storia, l'autrice, Silver Birch o Phoenix Writing, a seconda di dove leggete la storia, ha partecipato al NaNoWriMo... Se non ne avete mai sentito parlare, probabillmente vi state chiedendo se sto sparando sillabe a casaccio.
Il NaNo è un'iniziativa nata per gli scrittori di ogni genere che si tiene a novembre. La sigla sta per  National Novel Writing Month e consiste nel cominciare, il primo di novembre, un romanzo, per trenta giorni e trenta notti di "abbandono letterario". E' la sfida di scrivere un romanzo in un mese, monitorando i propri progressi in una community che fornisce supporto, consigli e sprone. E' una gran bella iniziativa che consiglio a tutti gli scrittori e gli aspiranti tali, là fuori... Certo, se avete la possibilità di passare il mese di novembre a scrivere, cosa non troppo comune.
Ecco, The Problem with Purity asce per il NaNo, nel 2007, ma non si ferma lì.
Dopo la pubblicazione dei primi capitoli, su FFnet e Ashwinder ottiene subito un grande seguito e si avvia a diventare una delle storie più popolari di sempre per il fandom.


Ma veniamo alla trama.
La storia comincia nel 1997 a Grimmauld Place... Ebbene sì, questa casa ne ha viste di cose! L'Ordine della Fenice scopre che a Hogwarts sono presenti due Pure Adults, ovvero due maghi (o streghe, non si sa) che hanno raggiunto la maggiore età, ovvero i 17 anni, rimanendo vergini. Questo, che potrebbe sembrare cosa comune o, peggio, il pretesto per una storiella piccante e banalotta, scatena una serie di eventi decisamente complessa.
Impariamo che è un evento piuttosto raro, dato che -ve la faccio breve- la natura stessa dell'essere maghi e streghe porta praticamente sempre i giovani virgulti a fare esperienza sessuale prima dei diciassette anni e la cosa è considerata normale e assolutamente naturale.


La scoperta, tramite due pergamente magiche e sigillate, che solo i rispettivi proprietari possono aprire, dell'esistenza di due Pure Adults a Hogwarts mette in subbuglio l' Ordine e il Ministero, impegnati come sono nella lotta contro Voldemort, ma perché?
Beh, perché i due misteriosi ragazzi, la cui identità rimane sconosciuta, sono due potenziali bombe a tempo! A quanto pare, chi raggiunge al maggiore età da Puro, ha poteri particolari e, che ve lo dico a fare, di portata notevole e al momento in cui decidesse di perdere la sua verginità questi poteri avrebbero un'ulteriore escalation che darebbe anche al suo partner un boost magico che ovviamente fa gola a tutti...
Lo so, sembra la trama perfetta per creare una storia PWP senza pretese, ma è qui che l'autrice ci stupisce.
L'accento non è affatto posto sul fatto che i due Pure Adults debbano consumare e con chi, ma sulle reazioni del mondo magico, sulla caccia che il Ministero comincia a dare alle identità msiteriose dei due sfortunati (o fortunati? Lo scoprirete.) e sulle reazioni dell'Ordine della Fenice, su quelle di Voldemort che ovviamente vuole accapararrsi questa fonte di potere e sulla guerra, che in sottofondo cresce, diventa sempre più impellente e inquietante.


Non è un grosso spoiler rivelarvi che i due Pure Adults sono i protagonisti della storia e che si tratta di Harry ed Hermione, dato che lo scoprite piuttosto presto e che l'autrice non tenta nemmeno per un momento di farne mistero, ma è veramente intrigante il modo in cui ci viene raccontato il tutto.
Harry è rappresentato come un ragazzo insicuro, ma forte, sulla soglia di eventi che cambieranno la sua vita per sempre e in questa storia sembra davvero il quindicenne problematico che è e che troviamo anche ne HP e L'ordine della Fenice. Forse è un po' meno nevrotico e soggetto a scatti d'ira, ma nel corso della storia ha alcune alzate di testa niente male!


Hermione è la protagonista indiscussa della storia, che si potrebba leggere come ua rivisitazione in chiave Hermionesca della saga Potteriana...  Praticamente Hermione Granger and How to Defeat Voldemort, il che a me non dispiace affatto!

Kick-ass-Hermione, don't mess with her!

Una delle maggiori critiche che vengono mosse a questa storia è quella che identifica questa Miss Granger come una MarySue... Beh, non è facile difenderla, quando troviamo una Hermione davvero potente, brillante e che nel corso dei capitoli entra sempre di più nei panni della vera eroina della storia. 
Quello che a mio parere la distingue da una MarySue è il percorso psicologico che il personaggio compie e la coerenza narrativa che la porta da un passo all'altro, alla scoperta di poteri che sono sì eccezionali, ma che non le cascano in testa dal nulla e che rendono la storia più intrigante, non più scontata.


Sì, è una Kick-Ass-Hermione, non si può negare, una Hermione non infallibile e non onniscente, ma tosta come non mai e messa in una situazione complessa e pericolosa.


Il rapporto tra Hermione e Severus nasce male e si sviluppa peggio, non è una storia di romanticismo e qui il nostro Pozionista è acido, sarcastico, crudele, a spesso anche indiscutibilmete stronzo e non rende certo facile la vita della povera Hermione, ma alla fine il rapporto tra i due è veramente interessante e intrigante e gli scambi verbali tra loro vi strapperanno più di una risata, per quanto, ogni tanto, il tira e molla emozionale sia un po' stancante da leggere.


La storia tra Harry e Draco è già sui più classici binari della Drarry, con un Draco che ha qualcosa del Magid di Cassandra Clare (prima o poi ne parleremo, prometto) e al tempo stesso ne esce come un bel personaggio a tutto tondo, per quanto trattato decisamente meno del suo compare Harry. La loro storia è abbastanza fluffosa con qualche momento di angst qua e là, le scene slash tra i due sono sempre raccontate e mai mostrate, il che potrebbe essere un difetto, ma a dire il vero in questa storia non è male, dato che anche le scene a rating alto di Hermione e Severus, che è il main pairing, si contano sulle dita di una mano.


Insomma, se volete leggere una storia davvero ben costruita, non priva di difetti, ma coinvolgente e intricata, con personaggi ben delineati e plot twist al posto giusto, questa non potete perdervela.


Una nota estremamente positiva è che ogni capitolo è stato pubbicato con un breve riassunto di ciò che avviene al suo interno. Sembrerà banale, ma spesso non è così ed è estreamente utile per riprendere la storia da dove la avete lasciata... il che, con una fanfiction così lunga, credetemi, è decisamente importante. Ogni capitolo, quindi ha un titolo che allude a cosa succede, ma riesce, non so come a non essere minimamente spoilerante... Insomma, se non lo avete già letto, difficilmente capirete a cosa si riferisce. Questo, a parer mio, è spia di una lavoro di editing non indifferente, che traspare da questi piccoli particolari.
Certo, probabilmente un editor esterno avrebbe consigliato a Silver Birch di tagliare un pochettino qualche capitolo, perché in alcune parti le riflessioni dei personaggi si fanno davvero lunghe e vengono spesso ripetute cose già dette. Io non l'ho trovato così fastidioso da pregiudicare il piacere della lettura, ma parlandone con altri, nella ml WIKTT, ho sentito pareri contrastanti a riguardo.


Questa storia, come dicevo, è una delle più celebri nel fandom e forse è tra le tre più citate del pairing HG/SS (volete sapere quali sono le altre due? Facciamo una top ten? Eh, magari prossimamente!). C'è chi la ama incondizionatamente e chi invece la critica aspramente, ma difficilmente lascia indifferenti.


Conoscerete Fawkes come non l'avete mai conosciuto e leggerete di un Silente decisamente diverso, anche se non incompatibile, da quello del Canon. Vi immergerete nei segreti degli Animagi e tra le pieghe di incantesimi sconosciuti, uscedone con una conoscenza della teoria magica da settimo anno di Hogwarts! Ci sono duelli, rituali, piani complessi e uso creativo del Veritaserum, complotti ministeriali e Tonks a Hogwarts, il castello semi senziente e profezie che si mettono in mezzo, Licantropi, Fondatori, Pozioni complicatissime e un sacco di gente che parla per via telepatica, unicorni, sarcasmo, furetti e ... Basta! andate a leggere!




The Problem With Purity
Status: Completa
Lingua: Inglese
Genere: Epic, Romance
Rating: Perlopiù G ma con alcuni capitoli NC-17
Pairing: HG/SS H/D, Snamione, Drarry
Avvertimenti: AU, Het, Slash,
Lunghezza: 69 Capitoli per 644008 parole


Piacerà a chi: ama le storie lunghe e complicate, quelle con bei rapporti di amicizia sviluppati e concreti, teorie magiche articolate.


Non piacerà a chi: non ama Hermione, vuole le storie immediatamente chiare e comprensibili , cerca una storia breve e smutty.


L'incipit:

Andrew Stebbins was having a very exciting day. He worked in the Auror Department for the Ministry of Magic, but he was not a field agent; no, he was in charge of all correspondence that came into the department. He had been doing his job for nigh on thirty years, and the quiet and studious man acknowledged that he did it well.
He didn't mind confessing that before he had assumed the position, the place had been in shambles. Aurors might be brilliant at capturing evil-doers, but they couldn't file paperwork to save their lives; it was as if they hadn't heard of the alphabet or file cabinets. Within ten weeks of his being on the job, the horrendous backlog was put to rights. All memos, pardons, praise, complaints, Howlers (which he knew how to deactivate while preserving the words themselves), requests, logs, reports, advisements, copies of motions—and all other types of correspondence—were properly filed.